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Podere Le Ripi grapevines

Perché? La nostra fede

Perché l’armonia è sempre stato il mio sogno!

Podere le Ripi nasce come un sogno, un sogno che ho sempre avuto: il sogno di creare qualcosa.

Questo sogno è anche estetico: creare qualcosa di estremamente bello.
Quando avevo 18 anni doveva essere un’isola, e Podere le Ripi non è un’isola, ma è una sorta di penisola che si tuffa nel rumoroso fiume Orcia.

Con il tempo questo qualcosa di bello è diventato anche salutare e sostenibile, e successivamente ci siamo resi conto che poteva essere applicato altrove, diventando quindi replicabile e socialmente positivo nel suo approccio.

Questo sogno vuole essere un esempio, un modello. Questo concetto nasce dalla convinzione che ogni azienda debba comprendere l’importanza dell’impatto estetico, etico, economico, ecologico e sociale.

Questo è il modello di sostenibilità di Francesco Illy, che ha fondato Podere le Ripi, molto prima che fosse effettivamente concepito.

Perché economico? Perché solo se funziona finanziariamente, durerà nel tempo e si replicherà.
Perché ecologico? Perché solo se è in grado di funzionare nell’ambiente in cui si sviluppa, allora sarà in grado disopravvivere.
Perché etico? Perché solo se è etico allora sarà un modello sostenibile.
Perché estetico? Perché solo quando funziona esteticamente può creare cultura.
Perché sociale? Perché solo se funziona socialmente può costruire un team che crea e sviluppa questa cultura e la diffonde dentro e fuori l’azienda.

Quelle aziende che possono imitare/inventare e rispettare con successo un tale modello di sostenibilità, cioè che possono rispettare questi “perché”, indipendentemente dal business in cui sono e come lo sono, sono aziende che garantiranno una sopravvivenza pacifica all’umanità.

Cantina Biodinamica a Montalcino

Dove tutto ha avuto inizio

Cantina Biodinamica a Montalcino

Podere Le Ripi: il luogo della mia vita.
60 ettari di foreste, vigneti e ulivi, abitato da un pastore e dalle sue pecore fino al 1998.

Un suolo incontaminato con una meravigliosa biodiversità vegetale, circondato da un panorama mozzafiato e aria pura. A quel tempo non ero un enologo, ma un fotografo naturalista e mi sono inevitabilmente innamorato di questo posto.

Un po’ di tempo fa, nel 1984, mi innamorai di Montalcino. Sono un fotografo della natura e questi paesaggi – come direbbe il nostro poeta Ungaretti – “mi hanno illuminato d’immenso” e mi hanno semplicemente rubato l’anima: dovevo avere una casa qui.

Nel 1987 ho iniziato la ricerca della mia casa in Toscana senza nemmeno pensare alla produzione di vino: ero un appassionato di vino che pensava di essere troppo vecchio per entrar a far parte di questo mondo fatto di attese incredibilmente lunghe.

Ogni proposta immobiliare era o troppo grande, troppo costosa o non adatta…così ci sono voluti dieci anni prima che il mio amico Carlo Vittori mi chiamasse e mi dicesse: “Ho trovato il posto, sbrigati a venire qui a dare un’occhiata, prima che i prezzi delle case a Montalcino esplodano!” E, ricordando ora le sue parole…come aveva ragione! Così sono tornato in Toscana guidando dalla Svizzera (al tempo vivevo lì) e dopo sei ore di viaggio incontrai il pastore che stava facendo il suo pisolino pomeridiano sotto una quercia centenaria. Le sue pecore belavano e ruminavano intorno a lui e due grandi pastori maremmani bianchi correvano in cerchio per tenere fermo il gregge. Questi due cani, madre e figlia, erano così selvaggi che alla fine il pastore li lasciò lì e finirono per restare con me: il pastore non fu in grado di caricarli sul suo camion il giorno in cui se ne andò e quando, qualche mese dopo, gli chiesi cosa fare con loro mi disse candidamente con il suo forte accento sardo di dargli una fucilata, cosa che ovviamente non feci mai.

Ho capito immediatamente che questo era il mio posto. Il posto della mia vita. Il luogo della mia vita.

La bellezza, la distanza da quella che vogliamo chiamare “civiltà”, l’assoluta assenza dello scempio architettonico del secolo scorso che ha distrutto tanti paesaggi italiani: ecco dove siamo! Al centro della Val d’Orcia, patrimonio dell’UNESCO, con i profumi che pervadono tutto l’anno, la vista profonda a est su Monticchiello e Montepulciano, il Monte Amiata a sud, le vicine colline ad anfiteatro che proteggono Le Ripi sui lati ovest e nord…tutto questo era così spettacolare…

Anche la tenuta era così incontaminata. Disabitata da migliaia di anni con un suolo povero e asciutto che dà raccolti molto poveri, raggiunge oltre i 40° C in estate e ha laghi ghiacciati durante l’inverno, con ulivi di 400 anni, foreste di alberi e arbusti incredibilmente diversi, e fiori – fiori, fiori ovunque – tutto l’anno. Per non parlare degli asparagi selvatici, dei funghi porcini, delle more, del tartufo bianco e nero che solo il cane del mio amico Francesco è riuscito a scovare, del meraviglioso corbezzolo rosso, oltre che della fauna selvatica, con conigli, cervi, cinghiali, istrici, lupi, tassi, volpi, aquile dell’Amiata, aironi, poiane, falchi, cicogne che passano due volte all’anno lungo il fiume Orcia e ogni sorta di anatra che entra nei miei laghi.

Questo è il mio sogno divenuto realtà: Podere Le Ripi.

Francesco Illy, winemaker in Montalcino

Noi siamo Podere Le Ripi

Il sognatore. Mi chiamo Francesco Illy e provengo da una famiglia di produttori di Caffè Espresso, ben nota per la qualità.

Io amo la qualità, pardon, l’eccellenza*, perché è l’eccellenza a regalare emozioni e le emozioni regalano gioia.

Esse aiutano anche il nostro cervello a ricordare, e questo produce cultura.

La cultura ha sempre prodotto una vita migliore, a volte ce lo dimentichiamo e mettiamo qualcosa a rischio: il nostro futuro, che è basato sull’evoluzione della nostra cultura.

*Definizione di eccellenza:
Dal Latino ex (fuori) and cellere (spostare, spingere): l’eccellenza definisce il più alto livello di qualità.

Winemakers in Montalcino in the vineyard

I nostri guardiani (la nostra gente)

Un Team di Amici

Potremmo sembrare strani, ma noi crediamo che i prodotti esprimano l’amore che le persone hanno investito per loro, è per questo che investiamo molto nel nostro Team. Siamo coinvolti economicamente ed emozionalmente: siamo un team di amici. Molti di loro lavorano a Podere Le Ripi da anni e sono davvero orgogliosi dei vini che producono qui, in particolar modo Sebastian (il nostro Capo Enologo e Amministratore Delegato) e Alessandro (Capo Agronomo): amiamo fare pranzi e cene insieme per discutere dei nostri vini e paragonarli ad altri. Guidati dal nostro mantra “Be Crazy my Friend” e da una buona dose di curiosità, abbiamo uno dei migliori team in Montalcino, la prova che persone felici possano creare Magia!

L’Eccellenza nell’enogastronomia: chi definisce il più alto livello di qualità? Molti produttori sono impegnati nel perseguimento dell’eccellenza, anche se oggi “diventare il migliore” sta diventando sempre più difficile. Il risultato di questa competizione è una varietà di diverse interpretazioni dell’Eccellenza, che ci permette di godere delle sue mille sfaccettature.

*Accettiamo il fatto che la nostra eccellenza sia il prodotto di pratiche di enologia che concepiamo come le migliori. Ciò significa che accettiamo i limiti che la nostra sensibilità ha nel definire queste pratiche e le affrontiamo attraverso l’esperienza e il confronto, con ogni sorta di criticismo, in modo da poter costantemente migliorare questa sensibilità.

Incontriamo i nostri apripista

Sebastian Nasello

Sebastian

Sebastian Nasello
Capo Enologo e Amministratore Delegato, si definisce un “ragazzo di bottega” e si gode la vita come uno Scorpione. E’ inoltre convinto di avere superpoteri.

Alessandro Ricco

Alessandro

Alessandro “Baffino” Riccò Lui è il nostro Agronomo, il che vuol dire che si prende cura della terra e che si assicura che nascano grappoli per produrre il vino. Il suo soprannome si riferisce alla sua barba stile medioevale. Come da tipica tradizione italiana, vive ancora con sua madre.

Giulia Barcucci

Giulia

Giulia “il Samurai” Barcucci Giulia è la responsabile dell’Ospitalità, organizza pranzi, cene, degustazioni e qualsiasi altra cosa. Mai dirle di no, altrimenti, cadranno delle teste. E’ campionessa della gara di Limbo di Podere Le Ripi.

Felicia Carrara

Felicia

Felicia “Felix” Carrara Direttamente dalle Dolomiti, Felicia è arrivata per insegnarci come vivere rispettando il budget. Lei si occupa di numeri, banche, amministratori. Non crede negli errori.

Martina Di Paola

Martina

Martina Di Paola
Si prende cura delle lamentele dei clienti, si lamenta molto lei stessa. Ha iniziato a lavorare a Podere le Ripi per sbaglio e non gli piace nemmeno molto il vino.

Matteo Melfi

Matteo

Matteo Mitch Melfi Uno dei membri storici della nostra squadra, senza di lui saremmo persi. Lui è il vero esperto della vigna Bonsai. Matteo è il nostro “yes man”, nessuno gli ha mai sentito pronunciare la parola “no”.

Gabriele Grazi

Gabriele

Gabriele Grazi
(Gratzi, Gratzinger dobbiamo ancora capire il suo nome…). Il nostro Sales Manager: 1,90 metri alimentato da oltre venti caffè al giorno, Gabriele ama i piccioni arrosto e disprezza l’umanità.

Chiara Uliano

Chiara

Chiara Uliano
Perennemente eccitata per QUALSIASI COSA, Chiara si assicura che i nostri ospiti se ne vadano con il sorriso sulle labbra. Attenzione: il tono della sua voce potrebbe causare gravi danni ai timpani.

Simone Ignesti

Simone

Simone “Chavo” Ignesti Lui è il nostro Responsabile di Cantina, gli piacciono cibo, vino e lunghe passeggiate sulla spiaggia. Regaleremo una bottiglia di Brunello a chiunque lo convinca a tagliarsi i capelli.

Matteo Ozzella

Matteo

Matteo “Ozy” Ozzella Matteo è il nostro magazziniere: detiene il record mondiale per numero di bottiglie etichettate a mano e ama il cibo spazzatura. Impreca come un marinaio.

Hafedh and Ahmed

Hafedh and Ahmed

Fratelli, si assicurano che la nostra terra sia curata. Parlano un italiano buffo ma si fanno capire (il più delle volte), sono le persone più sorridenti della terra.

Andrea Sacconi

Andrea

Andrea “sacco” Sacconi Andrea è il nostro Junior Junior Junior assistente enologo, pronuncia una media di una parola alla settimana e non si sa come, è il campione della sfida di Taboo di Podere Le Ripi.

Sofia Quercioli

Sofia

Sofia Quercioli
È una giovane vignaiola e fisicamente la persona più forte della squadra. Una volta sollevò un barile a mani nude. Con il vino dentro. Diventa davvero competitivo quando si gioca a Taboo.

Ludovica Stuart

Ludovica

Ludovica “Ludo” Stuart È il nostro amministrativo junior. Un’effettiva discendente diretta della nobile famiglia scozzese Stuart, il che significa che è l’unica principessa di sangue di Podere Le Ripi, si veste come un uomo e gareggia nei campionati di enduro. Ha rotto ogni osso del corpo e soffre di un bisogno compulsivo di nutrire e salvare ogni animale che incontra.

Paola

Paola è la nostra Chef, si assicura che i nostri clienti e i membri del team siano nutriti, grassi e felici. Non capisce il concetto di “grazie, sono pieno” e continuerà a nutrirci con più cinghiali e pici fatti a mano che può (ci sono modi peggiori di vivere, lo sappiamo).

Federico Digangi

Federico

Federico “IL DIGA” Digangi, colui che non ha bisogno di presentazioni, l’ammaliatore di turiste dotato di poteri logorroici sovrannaturali, è il più grande portatore di gioia in vigna e nel resto dell’azienda.

Giorgia Carlei

Giorgia

Giorgia è una vignaiola con una grande passione per il cibo, friggerebbe qualsiasi cosa e chiunque in almeno 10 cm di olio, sotto quelle quantità conta come alimento dietetico. 100% calabrese, nel suo sangue scorre ‘nduja. Il suo obbiettivo nella vita: produrre Cirò a Montalcino.

Matteo

Matteo Felice Macrì, altro regalo del sud Italia, è uno degli ultimi giovani enologi aggiunti al team che ha creduto nel nostro progetto. E’ il fondatore della boy band di Podere le Ripi e grandissimo ballerino.

Che cosa facciamo per la nostra gente e per il nostro Pianeta

Diamo un’occhiata più da vicino agli impiegati di Podere Le Ripi:
Un team giovane – con un’età media di 27 anni, formato da un mix di persone provenienti da diverse zone d’Italia, con background diversi. Questo mix di energia, professionalità, esperienza e conoscenza permette un flusso continuo di nuove idee e progetti, mirati alla crescita della nostra azienda biodinamica.

Training – spesso vengono organizzate sessioni di training per permettere un costante scambio di informazioni tra i seniors e le nuove leve. Trattiamo un ampio ventaglio di argomenti, che vanno dal vino al marketing, perché vogliamo connettere le menti (CONNECTING MINDS) per migliorare le nostre competenze, senza dimenticare che un grande Team non può essere tale senza dei folli Team Buildings!

Viaggi didattici – pronti, partenza, via! Una volta all’anno il Team è pronto per partire verso una regione vinicola del mondo, per poter accrescere le nostre conoscenze e rafforzare il lavoro di squadra.

Masterclass sul vino – Podere Le Ripi offre lezioni di approfondimento sul vino, tenute da ospiti speciali e professionisti del settore provenienti da tutto il mondo. Un’opportunità unica per imparare a conoscere diverse regioni vitivinicole e assaggiare vini speciali (non solo Brunello!).

…La faccia verde di Podere le Ripi

Gli anni passano e, ora più che mai, il nostro pianeta ha bisogno di essere salvato. Ecco quindi alcune piccole cose che, secondo Podere Le Ripi, possono fare la differenza!
L’agricoltura biodinamica è essa stessa uno dei modi più rispettosi e naturali di trattare il suolo e lavorare la terra. Prendendoci cura del nostro compost, crediamo che il prodotto finale sia così perfettamente in accordo con la natura; così come rimuovere la CO2 dall’atmosfera.
Il processo di vinificazione avviene in una Cantina 100% ecologica, costruita a impatto zero sull’ambiente;
Riduzione della CO2 con l’ottimizzazione di trasporti e macchine, andando il più possibile a lavoro in bici o a piedi;
Impegno nella raccolta differenziata per permettere il riciclo ed evitare gli sprechi di cibo che viene dato ai nostri animali.
Una vita di plastica NON è fantastica! Abbiamo deciso di usare bottiglie di acqua eco-friendly in vetro, invece delle bottiglie di plastica usa e getta.
Dal 2020 tutte le spedizioni sono 100% plastic free.
Nel 2010 Francesco ha avviato un suo progetto coraggioso: piantare alberi nel deserto del Sahara.

#SummerParty… Non un semplice evento

Forse ne avrai sentito parlare, e in caso non fosse così…tieniti pronto per la prossima estate! E’ iniziato tutto con una festa per un gruppo ristretto di amici e famigliari…ora il Summer Party e l’evento più grande della Val d’Orcia, che richiama persone da ogni angolo del mondo e settore lavorativo. In una magica notte di Luglio, Podere Le Ripi apre le porte della sua cantina e mostra un suo lato nascosto a molti. Con piatti tipici locali, accompagnati anche dal NOSTRO Brunello, i nostri ospiti vengono ogni anno incantati da un intrattenimento speciale sulle note di DJs Internazionali. Il Summer Party per noi è più di una semplice festa, è una dimostrazione che con pazienza e olio di gomito si può arrivare lontano.

Quindi, sognate in grande e ricordate… be crazy my friends!

Biodynamic grapes

Come?

Rispettando la bellezza che abbiamo trovato qui.

Il meglio che possiamo fare è non rovinare le meraviglie che questa terra ci dona.

L’umiltà è la via migliore per comprendere; dopo tutto, questa terra produce meraviglie già solo con la sua mera esistenza. Se trasformassimo queste meraviglie, dovremmo mantenerne intatte la loro essenza e la loro forza, cercando di capire cosa dà loro quel carattere.

Se le modifichiamo, le distruggiamo…
… e non lo capiremo mai.
Questo è il motivo per cui non interveniamo.

Il nostro pensiero sull’umiltà

Se vogliamo mantenere vivi tutti i processi di apprendimento, l’attitudine da seguire è quella dell’umiltà. “Non dobbiamo compiacerci per quello che abbiamo fatto, ma dobbiamo andare avanti e continuare a migliorarci”. (David Packard, co-fondatore di Hewlett Packard)

Io credo che una mente aperta sia in grado di sviluppare sensibilità, ma questo è possibile solo con un livello molto alto di autocritica.La sensibilità è una “conditio sine qua non” nella produzione di eccellenza e l’apertura mentale verso le critiche e verso l’apprendimento è il modo migliore per accrescerla.

Il rispetto prima di tutto, i nostri vini devono essere salutari. Crediamo che ogni trattamento chimico dato alla terra, finirà, anche se in minima parte, nei nostri vini.

Siamo stati testimoni del fatto che la scienza non sia stata in grado di notare alcune molecole che in seguito sono state dichiarate dannose per la salute. Abbiamo quindi deciso di evitare ogni additivo chimico nelle nostre vigne, in modo da non correre il rischio di scoprire in seguito che qualcosa che avevamo considerato innocuo in realtà lo era.

Come tutti sanno, il vino contiene alti contenuti di antiossidanti, come il resveratrolo e molti altri, noti per il loro effetto positivo sulla salute, quindi possiamo convenire che un buon bicchiere di vino è una gioia che migliora il nostro benessere, fin tanto che non esageriamo.

A volte, rendersi conto che non abbiamo il controllo sul risultato e fare un passo indietro è l’unico modo per apprezzare le caratteristiche della nostra terra che sono presenti solo in certi vini. Avere la possibilità di produrre vino da terroir importanti significa accettare che il terroir stesso sia il protagonista principale, e dobbiamo stare attenti a non sopprimere la sua vera anima. Il nostro approccio alla vigna e alla cantina parte da questa filosofia.

Cantina Biodinamica a Montalcino

Con quali tecniche?

Biodinamica.

Per me, la Biodinamica
riflette il metodo antico con cui
i nostri antenati erano soliti
coltivare piante e fare vini da millenni,
prima che i metodi moderni avessero luogo.

Per questo motivo un terreno trattato in modo biodinamico è molto simile al suolo di un bosco e molto diverso dal suolo di una azienda vinicola convenzionale. Il nostro terreno è meno compatto e contiene una grande quantità di humus, mostrando una vita interiore incredibilmente forte e complessa, dai vermi ai batteri oltre a molte altre attività biologiche vegetali e animali.

L’agricoltura biodinamica è, per definizione, una filosofia che consente a un’azienda agricola di diventare un essere vivente inscritto nel contesto più ampio dell’intero universo. Ecco perché in Biodinamica un calendario degli eventi planetari è molto importante. Le fasi lunari determinano i giorni in cui devono essere svolte determinate attività, dalla piantumazione all’imbottigliamento, fino alla preparazione e irrorazione delle miscele 500 e 501 e delle preparazioni a base di erbe.

A Podere Le Ripi abbiamo iniziato con l’agricoltura biodinamica nel 2012.

Quando guardo una foresta selvaggia, posso sentire la sua incredibile salubrità, sento profumi meravigliosi, posso camminare sul suo terreno soffice; mi rendo conto che l ‘assenza dell’intervento umano è il modo migliore per queste piante di esprimere il proprio carattere. La biodinamica porta questo potere della fauna selvatica alle nostre viti, una forza sana.

La cosa meravigliosa della Biodinamica è che gli studi effettuati con queste tecniche hanno messo a punto procedure, come le preparazioni 500 o 501 e l’utilizzo di insetti o ormoni specifici, che ci permettono di controllare malattie e parassiti, migliorando rapidamente la salute del suolo e delle piante.

Ecco qualcosa che vale la pena menzionare soprattutto durante questi tempi di riscaldamento globale: le pratiche biodinamiche fissano fino a 4 tonnellate di CO2 nel suolo ogni anno e, rispetto alle pratiche convenzionali, sono di gran lunga migliori: quelle liberano fino a 4 tonnellate di CO2 per anno! Dai un’occhiata a thecarbonunderground.org per capire come l’agricoltura rigenerativa ridurrà la concentrazione di CO2 nell’aria e come questo fermerà il cambiamento climatico.

Podere le Ripi è certificato Biologico e Biodinamico, avendo ottenuto la certificazione Demeter. Demeter è l'ente che certifica e protegge l'integrità dell'agricoltura biodinamica e i prodotti che ne derivano, sia per i consumatori che per gli agricoltori.

Inoltre, nel 2018 siamo entrati a far parte del portafoglio Triple A in quanto sono diventati il nostro distributore italiano. Triple A sta per Artigiani, Artisti, Agricoltori. La loro missione è diffondere la parola del vino biologico, biodinamico e naturale, una bottiglia alla volta, e sono una vera istituzione nel mondo dei produttori di vino naturale. Sono motivati a portare avanti quello che chiamano il loro Movimento, un Movimento contro la standardizzazione della produzione del vino. Questo vino “standardizzato” è causato da tecniche di coltivazione e di vinificazione che mortificano veramente il prodotto. La maggior parte dei vini prodotti al giorno d’oggi sono standardizzati, privati dei loro sapori e delle loro caratteristiche naturali, incapaci di sopravvivere per periodi di tempo più lunghi.

demeter
triple a

Vigneti e vinificazione

I nostri vigneti sono suddivisi tra due diversi versanti di Montalcino: Est e Ovest. Ogni lato della collina possiede caratteristiche di suolo completamente diverse. Per questo abbiamo creduto fin dall’inizio in un percorso di ricerca che mira a offrire vini puri, sia per annata che per area geologica.

Sul lato ovest…
Radicati in un’oasi naturale chiamata “Il Galampio”, nel mezzo di un bosco di querce, i nostri vigneti sono riusciti a crescere ad un’altitudine di 150 metri sul livello del mare. Questo lato riceve principalmente il sole della sera e al mattino è riparato dalle colline circostanti di Montalcino. L’età media di questi vigneti è di circa 30 anni, impiantati secondo la tradizione di Montalcino (4.500 piante per ettaro) allevati a cordone speronato. Il terreno è composto prevalentemente da argilla e calcare, ricco di minerali con ciottoli di fiume e rocce metamorfiche (galestro) appartenenti ad un’era geologica più recente. Tali componenti creano vini femminili e classici e danno anche uve generose con tannini croccanti. È lì che produciamo Sogni e Follia e Cielo D’Ulisse.

Sul lato est…
Adagiati sul lembo orientale di Castelnuovo Dell’Abate, a circa 250 metri sul livello del mare, laggiù i nostri vigneti storici sono riscaldati da un tiepido sole mattutino.

Castelnuovo è rinomato per i vini dal corpo ben strutturato che mettono in risalto alcuni dei terroir più antichi di Montalcino, caratterizzati da argilla oceanica di 5 mln di anni, che molto spesso è mescolata con sodio che rende l’argilla abbastanza salata. Il tufo e la sabbia silicea, compressi dalle pressioni geologiche, risultano molto compattati. Il terreno è molto ricco anche di calcare – proveniente da fossili marini – questo rende il nostro suolo una marna purissima, influenzata da diversi tipi di minerali. Inoltre, se consideriamo che il Monte Amiata – il nostro antico vulcano – dista solo 11km, allora non sorprende che nel suolo si possano trovare anche sedimenti di detriti vulcanici.

Qui la densità dei vigneti varia da 5000 piante per ettaro a 11100 viti per ettaro, fino a 62000 viti per il vigneto Bonsai. Prevalentemente piantato secondo antichi metodi di allevamento come l’alberello e il guyot. I vigneti sono costantemente sottoposti ad una brezza naturale proveniente dal fiume Orcia e sono abbastanza ben protetti dal Monte Amiata (1.738 mslm) che permette a Castelnuovo di essere una delle sottozone più asciutte di Montalcino. Qui riusciamo ad esprimere tutta l’intensità del miglior sangiovese con un perfetto equilibrio minerale, che è il carattere inconfondibile di queste zone. I vini Bonsai, Lupi e Sirene e Amore e Magia sono i principali protagonisti di questa terra.

Montalcino Wine Map